11 dritte per sostituire i termoarredi

13/01/2022 | Termoarredi

Sicuramente negli ultimi anni il riscaldamento delle abitazioni non è stato affidato solamente a stufe, camini e caloriferi e nelle nuove costruzioni si sono usate tecnologie e materiali che hanno consentito una minore dispersione di calore. Tuttavia se stiamo pensando a una ristrutturazione che prevede la sostituzione della caldaia senza modificare l’impianto di riscaldamento e sostituire i vecchi caloriferi ripensandoli in chiave più efficiente e moderna o semplicemente vogliamo integrare dei punti riscaldanti in alcuni ambienti, qui troverete i punti chiave che vi aiuteranno a scegliere le soluzioni più adeguate. Aziende, designer e architetti si sfidano stagione dopo stagione per creare le soluzioni più originali, innovative e allo stesso tempo funzionali ed efficaci, dando vita a vere proprie opere d’arte che trasformano i termosifoni da semplici “mezzi” per riscaldare in elementi iconici di design.

Ma come dobbiamo procedere per ottimizzare tempo e facilitare le nostre scelte?

Qui sotto 11 “dritte” che vi saranno di grande aiuto!

1. Quando progettare i lavori

La progettazione dei lavori sarebbe bene iniziarla verso gennaio e febbraio, visto anche lo slittamento che stiamo vedendo sui tempi di consegna del materiale. Partendo in anticipo, si potranno eseguire i lavori tra la primavera e l’estate, il momento migliore con l’indiscusso vantaggio di non patire freddo durante la ristrutturazione e soprattutto con l’impianto di riscaldamento spento. 

2. Prendere le misure della stanza

Fondamentale quando si decide di cambiare il proprio temosifone è quello di prendere le misure esatte della stanza in cui sarà inserito. In questo modo, il vostro consulente vi potrà aiutare a scegliere il nuovo termoarredo con la resa termica adeguata a riscaldare il locale scelto. In sintesi bisognerà ricavare il volume della stanza, (larghezza x lunghezza x altezza) ed in base al suo scopo verrà calcolato il potere calorifero necessario. Esempio: il bagno anche se spesso è un stanza più piccola rispetto ad altri ambienti, necessita di  maggiore calore visto il suo ruolo.

3. Dettagli importanti

È importante tenere in considerazione la coibentazione delle stanza e la presenza di serramenti come finestre, portefinestre, lucernari, ecc… Nel calcolo della potenza termica necessaria a riscaldare il locale questi dati sono essenziali per identificare il coefficiente che poi sarà moltiplicato al volume del locale trattato.

4. Da quale stanza iniziare

Non importa da quale stanza partire, il consiglio che ci sentiamo di dare è che se volete esaltare l’estetica del termoarredo rendendolo protagonista della stanza, la soluzione ideale è quella di collocarlo nella zona giorno dell’abitazione. Nella stanza da bagno sarà sicuramente importante valutare principalmente l’aspetto funzionale, anche se grazie alle possibilità del mercato non sarà difficile combinare design e funzione.

5. Ad ogni spazio il suo termoarredo

Per ogni esigenza esiste il corpo scaldante più adatto. Se occorre avere molta potenza, i radiatori modulari (tubolari o simili) sono la scelta migliore, perché grazie alla componibilità hanno rese teoricamente infinite e si adattano agli spazi potendo contare sulle diverse altezze, profondità (numero colonne) e larghezze (numero di elementi). Nel caso, invece, si disponga di poco spazio si può optare per un modello a piastra, che per unità di superficie hanno una maggiore resa. Se si vuole dare un’aggiunta estetica alla piastra si possono scegliere colorazioni personalizzate e accessori studiati ad hoc.

6. Con il funzionamento misto si va sul sicuro

Idraulico, elettrico o misto sono tutte e tre soluzioni valide. Ognuna adatta a specifiche esigenze. Potendo scegliere è ideale optare per un radiatore con funzionamento misto, cioè che funzioni si ad acqua che in modalità elettrica. Il misto ha il vantaggio di essere molto versatile, in special modo nelle stagioni intermedie, dove con l’impianto di riscaldamento centralizzato spento e si può scegliere di scaldare (in modalità elettrica) i locali della casa che rimangono più freddi, come il bagno. In abitazioni già ben coibentate si può ottenere un ottimo comfort termico con una spesa energetica minima. 

7. Anche il termorredo diventa smart

Oggi è possibile scegliere radiatori dotati di resistenza Wifi, come ad esempio quelli di IRSAP, che sono compatibili con gli assistenti vocali Google Home o Amazon Alexa e consentono di gestire la temperatura della tua stanza sfruttando le potenzialità dell’intelligenza artificiale.

8. La scelta dei materiali

Negli anni si è passati dalla ghisa, ottima per le sua capacità di mantenere a lungo il calore anche se più lenta ad arrivare a temperatura, all’acciaio che si scalda più velocemente. Tra di loro c’è l’alluminio, inizialmente utilizzato solo nei prodotti economici grazie all’elevata resa termica, per poi diventare, con le attuali lavorazioni tecnologiche, molto utilizzato anche nei prodotti di design. A livello ecologico, i termoarredi in alluminio riciclato sono validi, ma ormai anche l’acciaio si ottiene da colate di materiale di recupero.

9. Il luogo di installazione non va lasciato al caso

Per una resa ottimale la pareti dell’abitazione che danno sull’esterno sono il luogo più idoneo dove installare il nuovo termoarredo, poiché abbattendo il flusso d’aria fredda che arriva da fuori si garantisce un comfort termico maggiore.

10. Gli accorgimenti indispensabili per un lavoro impeccabile

Quando si decide di sostituire il vecchio calorifero con un termoarredo difficilmente la posizione degli attacchi idraulici sarà la medesima. Per questo in fase di ristrutturazione è fondamentale conoscerne spazi e misure, mentre per le versioni elettriche bisognerà mettere in preventivo di inserire un’opportuna presa di alimentazione.

11. A chi rivolgersi per trovare e installare il nuovo termoarredo

Punto di partenza è la visita allo showroom, dove ci si può fare una prima idea del modello e delle caratteristiche più adatte alla propria casa. Una volta scelto e acquistato, sarà compito dell’installatore effettuare i lavori. Quest’ultimo deve essere non solo di fiducia, ma soprattutto essere preparato e aggiornato sulle novità che il mercato idrotermosanitario propone. 

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